L’eremo
Per un poco m’assento
dal mondo dal tempo
per smaltire il veleno
che ha guidato i pensieri
per strappare dal cuore
i ricordi e le colpe.
Sarà un lungo cammino
su impervi sentieri
pallido sole di giorno
gelido vento la notte
la meta è una vetta
dove si sfiora il cielo.
Lassù è libertà
e potrò riposare
chiudere gli occhi
e forse sognare
finalmente sereno
in silenzio, nel vento.
Nella strada di casa
è socchiusa la porta
ti puoi accomodare
prendi posto, rimani
non contare le ore
nemmeno i giorni
non pregare ch'io torni.
© Max 09.06.2009
3 commenti:
Oh, sì. Grata dell'invito , per la porta aperta...ma, sento di dover insistere. Resta!
asiaa64
Ancora grazie. Il mio saluto lupo solitario. Franca
Come al solito, caro Max, mi lasci perplessa alla lettura.
Non per i versi, ma per il loro apparente significato.
Un abbraccio ammirato.
Carla
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