martedì 9 giugno 2009

L'eremo

L’eremo
 
Per un poco m’assento 
dal mondo dal tempo 
per smaltire il veleno 
che ha guidato i pensieri 
per strappare dal cuore 
i ricordi e le colpe. 
Sarà un lungo cammino 
su impervi sentieri 
pallido sole di giorno 
gelido vento la notte 
la meta è una vetta 
dove si sfiora il cielo. 
Lassù è libertà 
e potrò riposare 
chiudere gli occhi 
e forse sognare 
finalmente sereno 
in silenzio, nel vento. 
Nella strada di casa 
è socchiusa la porta 
ti puoi accomodare 
prendi posto, rimani 
non contare le ore 
nemmeno i giorni 
non pregare ch'io torni. 

© Max 09.06.2009

3 commenti:

Asia ha detto...

Oh, sì. Grata dell'invito , per la porta aperta...ma, sento di dover insistere. Resta!
asiaa64

Asia ha detto...

Ancora grazie. Il mio saluto lupo solitario. Franca

NATAKARLA ha detto...

Come al solito, caro Max, mi lasci perplessa alla lettura.
Non per i versi, ma per il loro apparente significato.
Un abbraccio ammirato.
Carla