venerdì 18 gennaio 2008

Toccare il cielo


Toccare il cielo

Salgo in auto e ... inizia la corsa
no non è un taxi ... corro
ma non cerco premio,
nel silenzio e nel buio
sulle strade gelate
a quest’ora non c’e nessuno,
strade di periferia
il fiume e il ponte
poi su verso la collina,
ogni svolta è una danza
dall’incedere leggero
è gioco di aderenza,
un calcolo perfetto
a carezzar l’asfalto
come una dolce guancia,
non c’è brivido
non c’è paura
solo velocità ed eleganza,
ricordo il Tuo sorriso
la voglia di volare
toccare il cielo e ritornare,
là in cima al colle
in barba al freddo
un abbraccio felici ... e via;
ma oggi corro solo
Tu non mi sorridi più
ed è già ora di tornare,
abbraccio buio e gelo quassù
il tempo per la nostra canzone
e sarò arrivato,
via ... corro più forte corro
si spegne in gola il pianto
e pazienza ... per lo schianto.

Max 16.01.2008


2 commenti:

Marikamek ha detto...

non sò dirti quante volte ho preso la macchina e nell'oscurità della notte...liberavo i miei pensieri più soffocati...guardando imperterrita quella strada vuota...schiacciando senza timore...quel maledetto pedale..senza pensare alle mie conseguenze....senza avere paura ma solo voler sentire quella sensazione di libertà...ascoltando a tutto volume quella musica che mi faceva battere il cuore....pianti...e poi respiri di sollievo....
momenti di...non sò chè....
momenti "stupidi"ma che in certi momenti ti fanno sentire liberi...
ogni tanto...diciamolo...fortuna che esiste l'autostrada e la notte profonda...dove pochi in settimana girano...è da stupidi lo sò...ma purtroppo l'ho fatto!!!
max...leggendo la tua poesia mi hai rivivere quei momenti particolari....
un'abbraccio...ciaoooooooo

Anonimo ha detto...

Ciao Marika, non farlo, non farlo più. Urla, grida, rompi tutto intorno a Te .... ma non farlo più. nulla è più prezioso della Ns vita. Tu ... non farlo più. max